Prefazione
Givigliana
(1200 m.l.m.), come tanti altri piccoli paesi d'alta montagna,
corre il rischio di scomparire, diventando un paese fantasma e
di essere del tutto dimenticato.
I pochi abitanti rimasti ( 7 sui 400 di un tempo ) e gli originari
del paese hanno espresso il desiderio, durante una pubblica assemblea,
di rilanciare la piccola comunità attraverso una singolare
iniziativa: far decorare il Campanile del paese con scene figurate.
E' un'idea che scaturisce dal proposito della piccola comunità
di procedere ad una vera e propria riqualificazione ambientale
del Campanile attraverso la sua valorizzazione estetica.
Il Campanile di Givigliana, isolato e non attiguo ad altri edifici
di culto, è attualmente semplicemente intonacato.
Attraverso un pubblico concorso si vuole affidare l'invenzione
e la realizzazione del progetto ad uno o più artisti esperti
nell'esecuzione di murales all'aperto.
L'iniziativa ha un triplice scopo:
- Fissare nel tempo la "memoria" della comunità
di Givigliana e della Carnia attraverso la loro storia, religiosità,
leggende e tradizioni.
- Richiamare l'attenzione sul paese facendolo catapultare agli
onori della cronaca e avvicinare un pubblico di turisti e amanti
dell'arte alla scoperta del senso del vivere in una piccola realtà
montana.
- Prospettare la creazione di un "villaggio degli artisti"
in un ambiente assolutamente salutare, tranquillo e panoramico.
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